Storicamente, già dalla nascita di Croce Rossa Italiana dal 1864, la città di Varese si distinse con raccolte di denaro e materiale per l’assistenza negli ospedali.
Nel 1884 il Comune di Varese, forte della nomea acquisita, concretizzò l’invito ricevuto dal Comitato Centrale CRI per costituire in città un sottocomitato. Nasceva così nel maggio 1884 il Sottocomitato Croce Rossa di Varese.
Con le nomine del direttivo il neocomitato si mise al lavoro secondo il regolamento dell’Associazione Nazionale “…per preparare in tempo di pace le risposte a eventi bellici ..” che tanto si susseguivano in quei decenni.
In Italia, per passare alla “…cura dei malati e all’assitenza nelle calamità pubbliche che esigono, come la guerra, un soccorso immediato e organizzato…”, come indicato nella risoluzione della Conferenza di Berlino nel 1862, ci vollero anni.
A Varese su questo fronte due momenti segnarono la svolta: la partecipazione di tre medici di Varese ai soccorsi dopo il terremoto di Messina 1908 e lo storico acquisto della prima autolettiga nel 1914.
Alla conduzione del Comitato dal 1908 era il dr. Scipione Riva-Rocci direttore dell’Ospedale di Varese e fondatore dell’associazione Medica Varesina; sotto la sua guida la Croce Rossa di Varese si distinse per dinamicità, spirito d’iniziativa e organizzazione, facendosi conoscere e apprezzare a livello nazionale.
Erano gli anni in cui il Civico Ospedale si trasfomava in Ospedale di Circolo allargando di molto il territorio di sua competenza ravvisando quindi la necessità di trasporto tempestivo dei pazienti, era la nascita di una nuova attività che andrà ben presto ad occupare buona parte delle energie di Croce Rossa senza comunque tralasciare la missione per cui era nata. Attività tanto importante che nella parlata popolare l’ambulanza diventerà pen antonomasia “la croce rossa”.

Questa diffusione sul territorio ha permesso, in occasione della stipula della prima convenzione 118 l’assegnazione di ben 6 postazioni MSB h24 al Comitato di Varese.