La solidarietà non digiuna: arriva la Colletta Alimentare

Presentata anche a Varese la 22a edizione della grande raccolta di cibo, in programma in tutta Italia nella giornata di sabato 24

Nella sede di “Nonsolopane” a Varese – come in quella di tante associazioni analoghe sparse per l’Italia – la giornata di sabato è già cominciata. Lo si vede dai cartelli di annuncio, dalle pettorine che iniziano a essere distribuite, dal fatto che i volontari stanno facendo spazio per l’arrivo dei classici cartoni pieni di derrate alimentari.
Sabato 24 novembre, per il 22mo anno consecutivo, nei supermercati di tutto il Paese si terrà la Colletta Alimentare, la più vasta occasione di dono a disposizione dei cittadini, coordinata dalla Fondazione Banco Alimentare di Milano. Un evento che anche questa volta coinvolgerà decine di migliaia di volontari e permetterà di raccogliere tra le 8mila e le 9mila tonnellate di cibo non deperibile da destinare a strutture caritative (circa 8mila) che si occupano di distribuire gli alimenti a circa 1 milione e 600mila persone in difficoltà.
Numeri che si riflettono anche in chiave locale, come evidenziato dai responsabili di “Nonsolopane”, il banco di solidarietà che ha la sua sede in via Monte Santo e che con gli anni ha ampliato il suo “impatto” grazie anche all’apertura di un laboratorio di trasformazione nell’area dell’ex macello dove vengono prodotte conserve, così da utilizzare a fin di bene anche frutta e verdura fresche.
Come di consueto “Nonsolopane” coordina la colletta per la zona del Nord della provincia (la linea meridionale va da Solbiate Arno a Castiglione Olona, all’incirca), un’area in cui l’obiettivo è quello di raccogliere 130 tonnellate di cibo che – sottolinea Giulio Bregonzio – saranno distribuite per intero sullo stesso territorio in cui avviene la raccolta (eventuali eccedenze sono destinate al banco lombardo di Muggiò, ma negli ultimi 5 anni ciò non è accaduto) attraverso il tramite di oltre 50 associazioni e strutture caritative.
«L’idea iniziale, quella di fare qualcosa di utile per le persone bisognose e in difficoltà, si è trasformata. Nel senso che oggi la Colletta serve anche a tutti i volontari che operano in quel giorno – spiega Andrea Benzoni, presidente di “Nonsolopane” – La Colletta è un evento che dà la possibilità di mettersi in gioco: chi ci dà una mano quel giorno è gente che si fa delle domande, che torna a casa riflettendo su quanto è avvenuto in tutta Italia. È un gesto educativo».
Benzoni insiste, inoltre, su un tema: «La Colletta è nata in un’area ben precisa (quella cattolica; il Banco Alimentare ha radici in Comunione e Liberazione e in Compagnia delle Opere ndr) ma è un evento che ha l’intento di unire le persone. Per questo motivo io inviterò tutto il consiglio comunale a partecipare, per questo tra i partecipanti troviamo tanta gente comune e associazioni come gli Alpini, la Croce Rossa o la San Vincenzo accanto, è il caso anche di Varese, ai migrantio agli esponenti della assemblea islamica cittadina. E poi ci sono aziende che mettono a disposizione i propri mezzi: addirittura le Poste Italiane, grazie all’idea di un dipendente, “prestano” il loro furgone per portare i contenitori di cibo al magazzino centrale di Avigno».
In tutto, nella zona Varese Nord, sono un centinaio i supermercati che hanno dato l’adesione all’iniziativa, permettendo ai volontari di stazionare all’ingresso e di distribuire sacchetti e fogli illustrativi. Molti punti vendita creeranno al loro interno aree “speciali” dove trovare i cibi da donare: pasta, riso, biscotti, farina, olio, sughi, verdure in scatola. Tutti prodotti con una scadenza lontana nel tempo e facilmente trasportabili. Circa 1.500 le persone che si daranno da fare con, appunto, l’obiettivo di avvicinare il record di cibo raccolto (135 tonnellate nel 2016). «Ma la cosa che più ci preme è avere sempre più gente che dona, al di là del peso di quel che si raccoglie» sottolineano Bregonzio e Benzoni.
Come accennato, nel corso del sabato saranno in strada decine di furgoni che faranno la spola tra i supermercati e il magazzino di Avigno(uno di quelli dell’ex Bernasconi, oggi Trony), vero e proprio cuore organizzativo della Colletta varesina. Qui i cartoni saranno riorganizzati e smistati direttamente alle sedi delle strutture che assistono i bisognosi. «Negli anni il magazzino si è trasformato da semplice area di smistamento a luogo di incontro dove gli autisti possono riposarsi e dove i volontari possono pranzare e cenare a seconda delle esigenze di ognuno. Si lavora, ci si conosce, ci si scambiano opinioni, si fa rete. Tutto nello spirito della Colletta».
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte anche i responsabili della Croce Rossa Italiana e dell’Associazione Nazionale Alpini, Antonio Siniscalchi e Ferdinando Vanoli. Rappresentanze importanti considerato il numero di volontari e di mezzi messi in campo sia dalle “Penne Nere” sia dalla CRI, entrambe spalle possenti della macchina organizzativa. Che, quest’anno, può contare su un’arma in più: l’online. Per la prima volta infatti, tre grandi catene della grande distribuzione (Esselunga, Auchan e Carrefour) permettono di effettuare donazioni di cibo direttamente da casa attraverso i propri siti, raggiungibili a partire dal portale ufficiale della Colletta.

 

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